Archivio Magnini

Dibattiti e interventi - Cultura

1992 - Solidarietà alla compagnia della Turrenetta


Corriere dell'Umbria - 23 marzo 1992

Parole di solidarietà della Famiglia Perugina alla Compagnia

Lunga vita alla Turrenetta

Una tradizione che non si può perdere - Parole di solidarietà alla Compagnia della Turrenetta da parte della Famiglia

Come si sa i teatranti, sfrattati dai loro storici locali (quegli spazi diventeranno un cinema), sono in cerca di una nuova "casa".
"Sembrava l'emergenza superata da un accordo intervenuto con i pubblici amministratori - dice la Famiglia Perugina - senonché ora risulta che le soluzioni prospettate non siano di fatto possibili. E così stando le cose, quella benemerita attività teatrale rischia davvero e definitivamente di morire.
Non possiamo dunque che rifarci a quel voto espresso unanimemente dai soci. Soci che, essendo autentici perugini, ben si riconoscevano e vorrebbero ancora riconoscersi in un'istituzione spontaneamente sorta, consolidatasi negli anni e che, con arguta schiettezza e buon gusto, rappresentava - divertendo, ma anche ammonendo - l'antico animo popolare della città".
E non si può certo dimenticare, ricorda ancora la Famiglia, che un pubblico affezionato di sei - settemila persone trovava divertimento in allegri spettacoli.
Importantissima poi l'opera di conservazione del dialetto svolta da quegli attori, dei modi di dire e di fare del vero perugino. E non a caso proprio ad Artemio Giovagnoni, anima della Compagnia, la Famiglia conferì il "Grifone d'onore".
La Turrenetta non è vissuta con l'appoggio di sovvenzioni pubbliche, ma autofinanziandosi. E non è poco.
Quindi l'augurio che la Famiglia Perugina fa è quello - e qui l'invito ai pubblici amministratori - di evitare la chiusura di una Compagnia che è veramente un pezzetto della nostra Perugia.

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